finanziamento personale

Analisi sul mondo dei finanziamenti personali di Marco Germanò

Marco Germanò, fondatore di prestitimag.it, è uno dei massimi esponenti in Italia per quanto riguarda il mondo dei prestiti online. In questo articolo analizzerà lo stato attuale dei finanziamenti personali nel nostro paese, come stanno cambiando e quali saranno i più ambiti nel 2020.

BCE taglia i tassi: contrarre un prestito non è mai stato così conveniente

Nel mondo del credito al consumo, i primi mesi del 2020 sembrano confermare, se non addirittura irrobustire, quanto avvenuto nell’intero arco del 2019, con un trend costantemente in crescita di richieste di finanziamenti.

Un aumento dovuto, in parte, alla politica economica accomodante della Banca Centrale Europea, che, con l’intento di sostenere la zoppicante economia dell’area €uro, segnata dal forte rallentamento della locomotiva tedesca, ha ulteriormente tagliato i tassi, portando quello ufficiale di sconto dal -0,40 a -0,50%.

Una misura che, mai come oggi, rende conveniente contrarre un prestito: i tassi applicati da istituti di credito e finanziarie, infatti, sono contenuti rispetto a quelli applicati un tempo. Non è casuale, di conseguenza, che molti consumatori vi facciano ricorso.

E, considerato il contesto particolarmente favorevole, la decisione di accendere un prestito viene utilizzata frequentemente come un’arma di difesa, che consenta di non andare ad intaccare le risorse finanziarie degli utenti.

Per quanto ovvio, il tasso applicato può variare in base alle motivazioni per le quali viene richiesto il finanziamento. Ad esempio, un prestito personale per la ristrutturazione della casa, che comporta – di norma – la contrazione di un debito di importo certamente non contenuto, dovrebbe godere di un tasso maggiormente competitivo rispetto ad altre finalità, come, per citare le più note, quelle per l’acquisto di un autoveicolo piuttosto che la sostituzione del mobilio.

Un’altra casistica che, in ambito bancario, sta riscuotendo particolare successo, è quella dei prestiti controgarantiti da titoli. Dopo l’exploit finanziario del 2019, con i mercati particolarmente brillanti nel comparto azionario e obbligazionario, moltissimi consumatori hanno deciso di porre a garanzia del finanziamento i propri investimenti per ottenere dei tassi decisamente bassi, non di frequente inferiori ai rendimenti offerti dagli asset finanziari in possesso.

Liquidità, consolidamento debito e cessione del quinto: quali sono le analogie e differenze?

Nel mondo dei finanziamenti “tradizionali”, invece, la motivazione più ricorrente resta quella del prestito per “liquidità”. D’altro canto, la perdita del potere d’acquisto italiana negli ultimi dieci anni ha pochi eguali: nell’area €uro, solo i cittadini ellenici e ciprioti hanno visto erodere il proprio potere d’acquisto in misura maggiore rispetto ai nostri connazionali.

Di conseguenza, richiedere un prestito può servire, talvolta, a garantire un adeguato e sufficiente tenore di vita all’intero nucleo familiare. Negli ultimi anni, però, altre forme di finanziamento stanno riscontrando in misura crescente il consenso degli utenti. Un caso lampante, in tal senso, è rappresentato dalla “cessione del quinto dello stipendio/pensione”, che ha visto crescere in misura consistente il numero dei contraenti.

A differenza di un prestito tradizionale, che prevede l’addebito delle rate direttamente nel conto corrente, esso si differenzia per la modalità di prelievo dell’impegno mensile, che viene effettuato direttamente dalla busta paga o dal cedolino della pensione.

Una modalità, quest’ultima, che evita al sottoscrittore di incorrere in un problema assai attuale nel mondo del credito al consumo: l’insolvenza. Ed è per questo motivo che può essere sottoscritto anche da coloro che, loro malgrado, hanno avuto delle segnalazioni negative nella Centrale Rischi: a garantire il pagamento, infatti, è direttamente il datore di lavoro.

La cessione del quinto, oltretutto, viene utilizzata spesso per una finalità come il “consolidamento debiti”, al quale, tuttavia, si può fare ricorso anche con un classico finanziamento personale.

Questa modalità consente di accorpare in un’unica rata un determinato numero di prestiti sottoscritti nel tempo, col duplice vantaggio di far fronte ai propri impegni in un’unica data e, spesso, di ottenere una rata complessiva di importo inferiore alla sommatoria di quelle dei prestiti precedentemente in essere.

Nella scelta di un prestito, però, va sempre portata grande attenzione al TAEG applicato, ossia il tasso che comprende, oltre al TAN (tasso “puro”) anche tutti i costi annessi al finanziamento, come quello presente in alcune voci come “incasso rata” o quello sostenuto stipulando un’assicurazione all’atto dell’accensione del prestito; quest’ultima è bene ricordarlo, dev’essere proposta facoltativamente da banche e finanziarie.

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